lunedì 13 febbraio 2012

Beatriz Beatrix Beatrice
 le pagine dei miei giorni mimano ancora i tuoi tre nomi
alle pietre sordomute, ai nudi degli alberi
e alle ombre alla rinfusa sul dorso dei ponti,
nei secoli della tua lontananza una mano
cancella qualcosa sulla pelle d'un vetro sbigottito
un mondo scompare e una bocca si chiude
in un autunno di parole che muore in un ringhioso armadio.

Al caffè
le mani nelle tasche
 io fischio;
un aria per canzonarmi.

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